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Recensione - Le campane di San Pietroburgo



Ciao a tutti! Oggi nuova recensione e vi parlerò di un libro che mi ha lasciata senza parole: le campane di San Pietroburgo di Jessica Marchionne.


Titolo: Le campane di San Pietroburgo

Autore: Jessica Marchionne

Genere: Romanzo storico

Casa editrice: Words Edizioni

Pagine: 169

Data di pubblicazione: 21 febbraio 2021

Valutazione: ⭐⭐⭐⭐⭐


Trama:

Viktor è solo un bambino quando riceve in dono dal fratello Ivan un diario, a suo dire, capace di realizzare tutto quello che vi viene scritto: è così che esprime il desiderio di diventare Zar. Ma la sua vita, nel pieno della prima grande guerra, è destinata a essere stravolta: viene venduto dal padre a uno strano uomo di nome Gavril, segnato dalla perdita di moglie e figli. Di loro gli resta solo un orologio fermo, che all’improvviso riprende a ticchettare con l'arrivo di Viktor. Quando Palazzo d’Inverno viene attaccato, però, tutto sembra perduto ancora una volta. Anni dopo, Viktor incontrerà Anastasia Romanov, e insieme a lei, dopo essere diventato Zar, riconquisterà la città fino all’avvento di Stalin. Ma ecco che, quando le campane di San Pietroburgo risuoneranno, il diario rivelerà ancora una volta la sua magia. E cosa ne sarà di Gavril, legato a quell’orologio che segna il tempo in bilico tra la vita e la morte?Nella Russia di Lenin e Stalin, della fierezza imperiale dei Romanov, tra la neve, le rose e il sangue "Le campane di San Pietroburgo" mescola realtà e finzione, storia e fantasia, in un intreccio ricco di avvenimenti e colpi di scena.


Recensione:

Ho divorato questo libro in una sola sera, è impossibile alzare il volto dalle pagine e uscire dalla storia. Questo libro mi ha catturata e trattenuta fino alla fine, facendomi provare un mix di emozioni, quali gioia, tristezza, amore, compassione e molte altre.

Parlando della grafica, amo la copertina, davvero molto suggestiva. Ma anche i dettagli dell'impaginazione, all'inizio di ogni capitolo, sono davvero stupendi! Quindi complimenti alla casa editrice.


La storia è divisa in due parti, ognuna delle quali scritta in modo impeccabile, priva di errori e scorrevole.

Conosciamo il piccolo Viktor e la sua famiglia, la sua particolare vita, privato dell'amore di un padre che lo ignora senza che lui ne conosca il motivo. Ma accanto a lui c'è suo fratello maggiore, che non si è dimenticato della sua presenza e che gli dona un diario speciale… magico.

Arriva la grande guerra e le sorti del giovane cambiano quando si ritrova solo e abbandonato, venduto a un uomo altrettanto solo, ma che inizia a volergli bene. Quindi iniziamo a conoscere anche Gavril, un uomo che ha bisogno di un erede e di qualcuno che gli faccia tornare il sorriso. Ma cosa è successo a Gavril fino a quel momento? Beh questo lo scoprirete nella seconda parte…

Viktor cresce e conosce dettagli della vita che lo formano, l'amicizia, l'amore, ma soprattutto tanta sofferenza. Ed è qui che cambia tutto… è qui che il suo cammino lo porta a un incontro… sotto le campane di San Pietroburgo.

Come anticipato, la seconda parte è dedicata a Gavril e posso dirvi che è ancora più triste… tutto il libro è malinconico, e questo lo rende perfetto dal momento che è ambientato in un periodo buio in Russia: la grande guerra, la caduta dei Romanov, l'arrivo di Lenin e poi Stalin… guerre e sofferenze in un paese ricoperto di candida neve.


Consiglio questo libro a chi ama la storia, la Russia in particolare, un pizzico di magia e le storie malinconiche. La scrittura di Jessica è scorrevole e la trama è ben costruita. I due protagonisti sono delineati alla perfezione ed è impossibile non soffrire con loro.

Complimenti ancora all'autrice che ci conduce in un mondo dall'aspetto magico, ma che nasconde intrighi e sofferenze.



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