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RECENSIONE - Il Regno Segreto


Titolo: Il Regno Segreto - Il libro della Polvere 2

Autore: Philip Pullman

Casa editrice: Salani

Pagine: 704

Data di pubblicazione: 4 novembre 2020

Valutazione: ⭐⭐⭐⭐⭐


Trama:

Sono passati dieci anni da quando abbiamo salutato Lyra Belacqua, adolescente seduta su una panchina del giardino botanico di Oxford nel finale di "Queste oscure materie". Nel Regno Segreto la incontriamo di nuovo, quando ormai è diventata più grande, ma anche più disincantata e disillusa. In questo sequel, Lyra, ora ventenne, scoprirà luoghi dell'anima e del mondo di cui non aveva mai nemmeno immaginato l'esistenza e dovrà superare prove inattese e difficili che metteranno a dura prova il rapporto con il suo inseparabile daimon, Pantalaimon. Nel grande, rocambolesco viaggio che li attende sarà coinvolto anche Malcolm, che nella Belle Sauvage era un ragazzino con una barca e la missione di salvare una neonata dall'alluvione, e ora è un uomo con un forte senso del dovere e il desiderio di fare ciò che è giusto. Una nuova, avventura che si spinge oltre i confini di Oxford, attraverso l'Europa fino in Asia, alla ricerca di ciò che è stato dimenticato: una città creduta impossibile, un segreto nel cuore del deserto, il mistero della Polvere e una guerra tra fazioni sconosciute. Età di lettura: da 12 anni.




Recensione:


Ho parlato spesso di Pullman sulla mia pagina Instagram, elogiando la sua scrittura, la sua opera meravigliosa, la sua capacità di creare concetti complessi, nuove teorie basate su fatti e cose puramente inventati, per non parlare di tutto il mondo da lui creato e di chi vi abita, a partire dai daimon e dalla Polvere. Oggi parliamo proprio di quest'ultima, perché il libro di cui farò la recensione è il secondo volume del Libro della Polvere - Il Regno Segreto.

Pullman si conferma una certezza, uno Scrittore inimitabile, un poeta, fisico, filosofo e chi più ne ha più ne metta.


L'ultima saga, della quale attendiamo il terzo volume, dovrebbe farci capire bene il mistero che gira attorno alla Polvere e, quindi, alla vita, alla creazione, all'universo in questo splendido mondo che l'autore ha creato molti anni fa.

Ci troviamo un bel po' di anni dopo l'ultimo libro di Queste Oscure Materie, quindi troviamo una Layra ventenne, con un carattere e una mentalità diversa rispetto alla prima trilogia, ma soprattutto un rapporto particolare con il suo Pantalaimon, scalfito da alcune vicende in passato.


Il primo libro della Polvere è ambientato nel passato; qui abbiamo conosciuto l'undicenne Malcolm che ritroviamo, ora, adulto e con una carriera di tutto rispetto.

Incontriamo nuovi personaggi, alcuni inspiegabilmente attratti da Lyra. E proprio questo interesse verso la ragazza si infittisce sempre di più nel secondo volume e crea molte domande e misteri: cosa ha Lyra di speciale? Chi è che la cerca? E cosa vogliono da lei?


Anche il mistero della polvere, che, dopo quattro libri, ancora non è stato svelato, si farà sempre più complesso, dal momento che si aggiungeranno nuovi studi, teorie, ma anche impedimenti da parte di individui sconosciuti che non vogliono che tutto si scopra.


Dopo l'assassinio di un britannico, che studiava delle rose e che aveva una particolarità, le vite di Malcolm e Lyra si incontrano di nuovo e, da lì, tutto cambia per loro.


Pullman non delude mai.

Ho apprezzato molto la crescita della protagonista, anche se non condivido il suo nuovo modo di vedere la vita. Amavo già il personaggio di Malcolm e ora mi piace ancora di più.

Ho letto lentamente ogni capitolo, ogni pagina, spesso tornando anche indietro, per capire e apprendere al meglio ogni ragionamento, frase o concetto. Anche la struttura delle frasi, molte volte, è splendidamente complessa e richiede una lettura profonda.

Questa saga, come la precedente, non va solo letta, ma va anche analizzata, studiata.

Non è solo la scienza a dominare, qui, ma anche molti intrighi politici e religiosi. La lotta Chiesa-Scienza si fa sempre più intricata. Apprendiamo pensieri e teorie da entrambe le parti e il nostro compito è capire proprio da quale parte sta la verità, chi cela cosa e chi, invece, afferma il vero.


Consiglio, come sempre, la lettura di questo libro, ovviamente dopo aver letto gli altri quattro, a un pubblico più adulto, in grado di apprendere a pieno i nuovi e complessi concetti introdotti, diversi da quelli che appartengono al nostro mondo e al nostro modo di pensare.


A noi adulti, Pullman ricorda di non abbandonare mai l'immaginazione.

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