Continuiamo con le interviste, questa volta, però, lasciamo parlare i personaggi e conosciamoli meglio!
Il respiro del Fiume di Carlo Vicenzi, edito Dark Zone.
Intervista:
Ho deciso di fare l’intervista doppia a due persone che sono importanti ma che non sono
protagonisti della storia. Sonia e Thomas, che accompagnano Enea e Zoe passo passo nella
scoperta di loro stessi.
NOME.
- Sonia.
- Thomas.
SOPRANNOME.
- Beppe, il cuoco del Coccio, mi chiama “Cespuglio” per i miei ricci, ma il
soprannome migliore me l’ha regalato mio padre. “Limoncella.” Orrendo,
vero?
- “Texas” oppure “Cowboy” ma solo per il cappello. Poi io non è che
gradisca più di tanto i soprannomi. Se mi chiamano “Tommy” poi, mi
uccide un po’ dentro.
ETÀ.
- Ventidu… no aspetta. Erano di più. Vabbè, non importa. L’età è quella che ci
si sente dentro, no? Ecco allora dico ventidue, come quando sono stata a
Capo Verde. Ecco, da lì non voglio più invecchiare di un giorno.
- Ma è davvero importante? Cioè, posso avere l’età che volete io abbia,
senza stare a coinvolgere l’anagrafe. Così è più interessante.
RAPPORTO CON L'ALTRO SESSO.
- La situazione potrebbe essere migliore. Se devo trovare una singola parola
per definirlo direi “Snervante”. Quando provi qualcosa per qualcuno e anche
quello ti ricambia, ma siete così diversi che la storia si muove come un’anatra
zoppa… mi viene il nervoso solo a pensarci.
- Mi manda al manicomio. Seriamente. Vorrei poter dire che le cose sono
serene e vanno lisce, ma c’è una costante… follia? Ecco, diciamo follia.
Mi sa che avete capito che sto parlando di una persona in particolare.
LA TUA DONNA IDEALE.
- Donna? Mi piace che non abbiate delle remore a riguardo. Bene: ho un
debole per le ginnaste. Ok, l’ho detto. In un uomo invece… grande. Grosso.
Che quando ti abbraccia ti avvolga tutta e ti faccia sentire al sicuro.
- Snella, bionda e un po’ eccentrica. Ma anche responsabile, che sa
quello che vuole dalla vita, che magari non si perda in mille sciocchezze
e interessi momentanei.
COLORE PREFERITO.
- Giallo, come la luce del sole. Ma anche azzurro come il cielo che non ha
confini.
- Viola, perché riesce a essere sobrio senza esserlo davvero.
CIBO PREFERITO.
- Cheesecake. Puoi farla in mille modi diversi ed è sempre fresca e nuova.
Che è la cosa più importante. Una volta ne ho assaggiata anche una salata.
- Carne di manzo. Non c’è niente che batta una buona bistecca alla
fiorentina cotta sul carbone. Ma proprio niente.
DI QUALCOSA ALL’ALTRO.
- I tuoi giochi di ruolo del venerdì sera sono una P-A-L-L-A. Perché non
possiamo andare a ballare e scatenarci un poco?
- Cerca di pensare più in là del tuo naso, una volta ogni tanto. Non
sempre, eh. Non esageriamo.
TRE AGGETTIVI PER DEFINIRE L’ALTRO.
- Avvolgente, premuroso, eccentrico. Lui avrà detto una roba tipo “Scriteriata” o
“Irresponsabile”, vero?
- Spensierata, determinata, e… fatemi pensare un attimo. Irresponsabile.
Forse avrei dovuto dire qualcosa di più positivo.
UN LUOGO A CUI SEI MOLTO LEGATO.
- Capo Verde. Ma anche la Normandia, l’Irlanda e… no non ce la faccio a
scegliere un solo posto. Il mondo è un posto da esplorare, pieno di gente da
conoscere. Ok, allora rispondo “pianeta Terra.”
- Lucca. Lì si tiene la più grande fiera a tema Nerd del pianeta e quando è
in corso è qualcosa che difficilmente si dimentica.
BEVANDA PREFERITA.
- C’è questo infuso che preparano al Kokeshi, una sala da tè gestita da tre
sorelle a cui sono molto legata, che si chiama “Acchiappa nuvole”. È un tè
bianco con passiflora, rosa e albicocca. Il paradiso in una tazza.
- Il caffè non si batte. Poi lo puoi anche offrire, così senza impegno, per
passare un’oretta con qualcuno e scambiare due chiacchiere.
BEVANDA ALCOLICA PREFERITA.
- Maragarita. Senza se e senza ma.
- Birra o spritz, dipende dal contesto. Se sei in fase di aperitivo allora
meglio il secondo, se stai passando una serata in compagnia ti serve
più carburante, no?
GIORNO O NOTTE.
- Giorno! sotto il sole puoi esplorare, viaggiare e si vede il mondo a chilometri
di distanza. Poi tutti i colori sono più vividi.
- Notte, perché è dopo il tramonto che tendono a succedere le cose più
interessanti. Ci siamo capiti.
FAI UN SORRISO.
- Il sorriso di Sonia è tutto fossette e sa di sole.
- Il sorriso di Thomas è un po’ nascosto dalla barba, ma i denti bianchissi
spiccano con fare un po’ sornione.
SALUTA L'ALTRO.
- A presto, tanto una scusa la trovo per venire a tampinarti.
- Ciao Sonny, fai la brava. Tanto lo so che non mi darai retta.
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