Quarta tappa del blogtour di Cronache di Huna - La veggente, di Federica Tosoni, edito Rossini editore.
Intervista all'autrice!
1. Benvenuta Federica, parlaci un po’ di te! Non credo esista domanda più difficile. Mi chiamo Federica, ho 26 anni e vivo a Bari, a pochi passi dal mare. Da sempre la lettura è una delle mie passioni più grandi, cosa che probabilmente ha contribuito alla nascita della mia passione per la scrittura. Ho un sacco di passioni e amo stare in mezzo alla natura. Ho una vita piuttosto ordinaria ma sono felice, il che è davvero l’importante.
2. Quando hai iniziato a scrivere e perché? Scrivevo già quando ero alle elementari, nulla di serio, storielle per lo più. Dalle medie in poi ho iniziato a farlo con più passione. Credo di aver iniziato per dare sfogo alla mia immaginazione ma poi scrivere è diventato quasi terapeutico per me. È davvero una parte fondamentale di chi sono.
3. Parlaci un po’ del tuo romanzo Cronache di Huna: La Veggente è il primo volume di una trilogia. È la storia di Eryn, una ragazza inglese con una vita poco ordinaria che una notte, dopo l’arrivo improvviso di una ragazza di nome Len, scopre di appartenere in realtà a un mondo chiamato Huna e di essere la Veil, ovvero una persona con il dono della preveggenza. Questa scoperta cambierà totalmente la sua vita, mettendola davanti a diversi pericoli e scelte.
4. Come sono i tuoi personaggi? Si ispirano a qualcuno di reale? Ti riconosci in uno di loro in particolare? I miei personaggi sono abbastanza diversi tra loro. Ognuno ha il suo carattere, le sue passioni. Sono persone reali ma su carta. Non saprei dire se mi riconosco in qualcuno in particolare, ma credo di aver messo un pizzico di me in ognuno di loro. Non si ispirano davvero a qualcuno ma per esempio Len è la rappresentazione di quelli amici che arrivano all’improvviso, nel momento giusto aggiungerei, e che non vanno più via, rimanendo al tuo fianco sempre. Lei probabilmente è quella che si ispira di più a persone reali a cui tengo davvero tanto.
5. Qual è il messaggio contenuto nel tuo romanzo? Ognuno di noi ha forza e potenziale dentro di sé, credo sia questo uno dei messaggi più presenti. Essere forti non significa solo saper combattere, essere forti significa anche riconoscere le proprie debolezze e i propri errori ma andare comunque avanti.
6. Perché dovremmo leggere il tuo romanzo?
Credo sia una storia per tutti. Nonostante si parli di magia, luoghi e creature fantastiche, ogni personaggio è a modo suo reale. È una storia piena di amicizia e di crescita personale.
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